giovedì 25 novembre 2010

[Politica] Manifestazioni e Manganelli

Gli avvenimenti di oggi, durante la manifestazione studentesca:
DUE CONTUSI A LORETO - In piazzale Loreto, all'angolo con viale Gran Sasso, manifestanti e forze dell'ordine sono arrivati due volte al contatto. Nel primo caso si è trattata di una carica di alleggerimento, nel secondo caso i tafferugli sono esplosi con maggiore violenza. Le cariche, a colpi di manganello, sono scattate sulla scala della stazione e lungo i binari del tram. Sono due i giovani rimasti contusi alla testa e al volto da alcune manganellate. Un centinaio di studenti ha presidiato per un paio d'ore l’incrocio tra viale Abruzzi e viale Gran Sasso, circondati da poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa. Il corteo degli studenti si è poi mosso verso la facoltà di Fisica della Statale, dove una trentina di ricercatori del Politecnico è salita sul terrazzo per protestare contro il ddl Gelmini.

«CARICATI SELVAGGIAMENTE» - Gli organizzatori del corteo, dal tetto della Facoltà di Fisica, hanno parlato di «carica selvaggia» e di «brutale aggressione» da parte delle forze dell'ordine. La questura ha invece precisato che in entrambi i casi si è trattato di brevi tafferugli per impedire al corteo di recarsi, in un caso a occupare la stazione Fs di Lambrate, e nell'altro di continuare a sciamare per le vie della città e che comunque «si trattava di percorsi non autorizzati», diversi da quelli concordati per il corteo. Durante la conferenza stampa sul tetto del Politecnico, gli organizzatori del corteo hanno parlato di 6-7 feriti tra i manifestanti. Il 118 ha trasportato una sola persona da viale Abruzzi: si tratta di uno studente di 18 anni dell'Istituto Manzoni, che è stato portato al Fatebenefratelli in codice verde. Il giovane, la cui posizione giuridica è in corso di valutazione da parte della questura, avrebbe riportato un «trauma cranico e una contusione facciale». Altri due o tre manifestanti, durante i tafferugli sono stati visti doloranti, tra cui un paio di ragazze. Secondo gli studenti sono andati da soli al pronto soccorso per farsi sottoporre ad accertamenti. La questura ha precisato che nessuno studente è stato posto in stato di fermo.
DE CORATO: DANNI PER 60 MILA EURO - «Almeno 60mila euro». A tanto ammontano, secondo il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato, i danni provocati dal corteo degli studenti. Un corteo, «il 18esimo da inizio anno», che per De Corato si è trasformato nell'«ennesimo brutto spettacolo e che si è distinto, tra l'altro, per i tafferugli con le forze dell'ordine in via Boiardo, a Loreto e viale Abruzzi, l'occupazione dell'Agenzia delle Entrate e l'irruzione in Università». Disordini che «mascherano l'ennesimo flop perché il canovaccio è stato recitato dallo 0,3% degli studenti milanesi (500 persone su 150 mila), ma costerà alla collettività».

                                                             (Redazione Online, Corriere della Sera)

Le dichiarazioni di De Corato si commentano da sole.

Questo è l'ennesimo video che documenta le ennesime manganellate, partite ancora una volta senza un motivo apparente.

























Qui altre immagini


http://milano.corriere.it/milano/gallery/milano/11-2010/scuola/2/corteo-scontri-la-polizia_23a6c2fa-f899-11df-a985-00144f02aabc.shtml


D'altra parte, cosa possiamo aspettarci in un paese dove la gente guarda questo:

http://tv.repubblica.it/dossier/la-protesta-degli-studenti/proteste-studenti-fede-gentaglia-bisognerebbe-menargli/57178?video=&pagefrom=1&ref=HREA-1


Il corteo si è concluso a fisica, dove una trentina di ricercatori hanno occupato il tetto di fisica.

RICERCATORI SUL TETTO - «Vogliamo una discussione pubblica, con un vero contraddittorio, perché la gente non sa che cosa si sta facendo all'Università», hanno chiesto i ricercatori. «Sono mesi che protestiamo - dice Alessandro Dama, ricercatore - nonostante manifestazioni, mozioni di facoltà e del Consiglio Accademico che sostegno le nostre ragioni e le nostre perplessità non riusciamo ad ottenere l'attenzione dei media e del pubblico. Non è un caso se un'università ha comprato una intera pagina, a pagamento quindi, su un quotidiano (il Corriere, ndr). E di conseguenza la Gelmini riesce così a spacciare una riforma contro i giovani come una riforma contro i baroni». «Ci stiamo organizzando per la notte, perché abbiamo deciso di proseguire il presidio, per ora rimarremo qui questa notte con un gruppetto di una quindicina di colleghi, poi si vedrà», ha spiegato uno dei coordinatori della protesta.

Non riesco a non essere critico. Fisica si sta trovando ad essere (senza un ottimo motivo) logisticamente un centro abbastanza attivo nelle proteste. Il gruppo dei ricercatori, all'interno dei vari CCD e CDF è tra i più attivi. Eppure, il gruppo che oggi ha deciso per l'occupazione del tetto era totalmente disorganizzato, senza striscioni, megafoni, senza neppure una chiara idea di cosa si stava facendo. Si è fatto fatica a trovare qualcuno per rilasciare dichiarazioni ai telegiornali.. e ancora una volta non vedo quello che vorrei.

Questo è il comunicato elaborato:
Siamo sul tetto di Fisica!
Siamo ricercatori e studenti in mobilitazione contro il ddl Gelmini e l’affossamento dell’università e della ricerca pubbliche. Oggi abbiamo manifestato in piazza a Milano, dando voce al dissenso del mondo universitario proprio mentre alla Camera era in discussione un ddl inaccettabile sia nel merito che nel metodo con cui viene imposto.
Dopo la giornata di proteste e mobilitazioni in tutta Italia, la discussione del ddl è slittata a martedì 30 novembre, una piccola ma importante vittoria. Nonostante anche oggi i manganelli di Maroni abbiano provato a zittire chi manifesta per salvare l’istruzione pubblica, non avremo paura di tornare in piazza per bloccare definitivamente “questa riforma”.
Il ministro Gelmini ha dimostrato di non essere in grado di gestire una riforma seria del sistema universitario che non può essere determinata dai tagli imposti dal Ministro dell’ Economia. La giornata di oggi in piazza ha dimostrato un’altra volta che questo è un governo debole che sa rispondere unicamente con la propaganda e con la forza.
Siamo in mobilitazione permanente, da oggi nuovamente nelle strade e sui tetti della città; per domani invitiamo chiunque abbia a cuore il futuro dei giovani e del paese a partecipare ad una grande assemblea pubblica. Da questa sera passate a trovarci sul tetto di Fisica, per guardare insieme il cielo nella speranza di vedere una (Maria) Stella cadente.
>> MOBILITAZIONE PERMANENTE SUL TETTO DI FISICA
>> VENERDì 26/11 ORE 12.00, VIA CELORIA 16: ASSEMBLEA PUBBLICA!
Ricercatori e studenti dal tetto
http://cttastudi.noblogs.org
www.rete29aprile.it

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